Flora overo cultura di fiori. Distinta in quattro libri e trasportata dalla lingua latina nell'italiana da Lodovico Aureli Perugino.

Roma, Pier Antonio Facciotti, 1638, 4° (cm. 24,5 x 18) elegante legatura coeva in piena pergamena, dorso a cinque nervi con titoli in oro su tassello in pelle rossa, tagli spruzzati, pp. (16)-520-(28: le ultime due bianche), antiporta allegorica e frontespizio incisi in rame, capolettere e finalini xilografici, oltre a 45 meravigliose tavole calcografiche a piena pagina nel testo, delle quali trentanove raffigurano fiori, piante, attrezzi di giardinaggio, planimetrie di giardini, composizioni floreali ecc.; sei sono invece scene a soggetto mitologico di gusto barocco, piene di contenuti allegorici. Le scene (antiporta compresa) sono disegnate da Andrea Sacchi, Pietro da Cortona e Guido Reni; mentre lo splendido apparato iconografico floreale, uno dei più notevoli del secolo, se non il più notevole, è stato curato dagli incisori J.F. Greuter e Claude Mellan, oltre ad Anna Maria Vaiani (o Vaiana), che fu una delle prime donne a lavorare professionalmente nel mondo dell'arte, e fu sostenuta in ciò da Galileo Galilei, con il quale ebbe anche uno scambio epistolare: nonostante solo una delle incisioni sia da lei firmata (p. 421), oggi si ritiene che la sua partecipazione a quest'opera fu molto più significativa. Il volume, cha apparve per la prima volta in latino nel 1633, è diviso in quattro libri: nel I, si tratta dell'apparecchio del giardino, l'architettura, il giardiniere, la terra, gli strumenti ecc.; nel II, “Si descrivono i segnali e le differenze de' fiori"; nel III, "S'insegna il modo del Piantare, Nutrire i fiori", con interessanti capitoli sulla lotta ai parassiti; nel IV, "Si mostrano l'uso e le meraviglie de' fiori": ovvero si spiega come comporre i fiori nei vasi, come essiccarli per conservarli, come intervenire per aumentarne o cambiarne il profumo, la forma, i colori. Lievissimi segni del tempo alla legatura; piccole mende al margine bianco superiore delle prime 8 cc.; restauro ben eseguito al verso (bianco) di p. 37 (una planimetria di giardino); leggera, uniforme brunitura della carta. Ex libris nobiliare al contropiatto anteriore. Nel complesso, davvero un'ottima copia, di questa meravigliosa opera in prima edizione italiana, “pregiata e interessante come l'edizione latina” (Vinciana, 1799). Pritzel, 2877: “flores pulcherrimos”; Nissen, BBI, 620.