Nuove ricerche visive in Italia

Milano: Galleria Milano, , 1966. Legatura con punto metallico (stapled binding). Molto buono (Very Good). Catalogo della mostra ideata e predisposta da Nanda Vigo, in collaborazione con Giuseppe Gatt, Silvio Ceccato e Galleria dell'Obelisco alla Galleria Milano, Milano, giugno 1966. Presentazione di Giorgio Kaisserlian. 44 illustrazioni in bianco e nero. Elenco degli artisti in mostra: Carla Accardi, Iginio Balderi, Remo Bianco, Rocco Borella, Franco Cannilla, Carlo Carchietti, Cosimo Carlucci, Attilio Carreri, Silvano Collina, Saverio d'Eugenio, Lucia di Luciano, Luciano Fabro, Gianfranco Fini, Colmbo Manuelli, Mario Nigro, Umberto Palumbo, Attilio Pierelli, Giovanni Pizzo, Pia Pizzo, Turi Simeti, Ettore Sottsass Jr, Nanda Vigo, Gianfranco Zappettini, Valentino Zini, Gruppo 1 (Nato Frascà, Giuseppe Uncini, Nicola Carrino); Gruppo N (Toni Costa, Ennio Chiggio, Manfredo Massironi); Gruppo Mid (Antonio Barrese, Alfonso Grassi, Gianfranco Laminarca, Alberto Marangoni); Gruppo Corpi Plastici (Sergio Anelli, Piero Bolla, Lorenzo Griotti); Gruppo T (Gabriele De Vecchi, Gianni Colombo, Davide Boriani, Grazia Varisco); Gruppo Cibernetico (Giorgio Benzi, Pino Parini, Giorgio Scarpa, Gianni Valentini, Mario Valentini, Aldo Villani). 4to (cm 30x23). pp. 16. Molto buono (Very Good). . "Le nuove ricerche visive che presentiamo, benchè assai diverse le une dalle altre, coprono un'area precisa nell'ambito delle prospettive non figurative attuali [..] Orbene, le nuove ricerche visive di questi anni rappresentano degli sviluppi dei temi astrattisti, in chiave nuova, scaturiti in reazione all'irrazionalismo dei non figurativi lirici e degli informali. La tematica astrattista, approfondita in tutti i sensi, esibita con tecniche espressive inedite, ha finito col generare qualcosa d'altro dall'astrattismo, un'arte nuova [..] Cose ed elaborazione progettata di cose: il programma delle nuove ricerche visive si apre ora a ventaglio con un suo intimo dinamismo. Le cose diventano macchine che si muovono. Qui si colloca l'arte cinetica che tanta parte ha nelle nuove ricerche. In esse, cose, progetti, costruzioni hanno una loro dialettica. Le nuove ricerche sottraggono le cose all'inerzia dell'ordine naturale e le fanno vivere in un'operazione mentale".